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CHI SONO

  • Benedetta Bartoli
  • 23 set 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Dr.ssa Benedetta Bartoli , Psicologa iscritta all’albo degli Psicologi della Toscana n°7745.

Laureata presso l’università degli studi di Firenze ho integrato la propria formazione con un Master in Psicologia Giuridica, attraverso il quale ho acquisito competenze specifiche per operare in ambito civile, penale e minorile come Consulente Tecnico di Parte (CTP). Inoltre ho frequentato un corso di formazione specifica in Mediazione Familiare ad indirizzo Sistemico presso l’Associazione Internazionale dei Mediatori Sistemici (AIMS).

ATTIVITÀ PROFESSIONALE

Svolgo attività di diagnosi, consulenza psicologica, sostegno psicologico e attività di riabilitazione. Porto avanti un progetto, in collaborazione con un collega Nutrizionista, di sostegno alle persone in sovrappeso (che non hanno ricevuto una diagnosi di Disturbo della nutrizione e dell’alimentazione). Il suddetto progetto ha come fine l’approfondimento degli aspetti emotivi e relazionali del comportamento alimentare, in modo da accompagnare la persona in un percorso non solo di dimagrimento ma anche di conoscenza delle proprie motivazioni profonde e dei modelli interni di funzionamento.

In collaborazione con avvocati e privati svolgo l’attività di Consulente Tecnico di Parte.

Le Consulenze Tecniche di Parte rappresentano uno strumento di cui le parti coinvolte in un contenzioso possono avvalersi per ricevere una valutazione tecnica Psicologica. Il consulente tecnico di parte può essere nominato da ogni singola parte, in assistenza o controllo dell’operato del C.T.U (Consulenza Tecnica di Ufficio, istituita dal Giudice), partecipo alle udienze e alla camera di consiglio tutte le volte che vi interviene il consulente del giudice (v. art. 62 del c.p.c.), con la facoltà di prospettare, nell’interesse della parte, le sue osservazioni sui risultati delle indagini tecniche (v. art. 201, secondo comma, c.p.c.), eventualmente depositando una propria relazione scritta.

Mediazione Familiare per coppie che stanno chiedendo, oppure hanno già ricevuto, sentenza di separazione o divorzio e decidono, per volontà propria o sotto indicazione del Giudice, di intraprendere un percorso extragiudiziale di mediazione del conflitto e negoziazione. La Mediazione Familiare ha, in questo caso, il fine di aiutare la coppia genitoriale a trovare accordi condivisi nella tutela degli interessi primari dei figli minori.

La Mediazione Familiare viene indicata anche quando il conflitto non vede contrapposti i due partner ma le generazioni: è il caso di conflitti particolarmente dolorosi tra genitori e figli; conflitti tra famiglie con parentela; etc…

 
 
 

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a cura di Benedetta Bartoli e Gabriele Mogavero.

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